Il perfetto ingegnere gestionale è colui che riesce a rendere più efficiente l’azienda tramite un’attenta analisi e la riprogettazione della sua struttura organizzativa.
Mandare avanti una società non è mai un compito facile. Ci sono continui ostacoli con cui fare i conti e non sempre si riescono a superare. Tra questi uno dei più insidiosi riguarda l’ottimizzazione delle attività, che può non sembrare così importante ad una prima occhiata ma può incidere pesantemente sul successo di una compagnia. In questo frangente serve quello che possiamo definire un “occhio clinico” e un ingegnere gestionale è sicuramente l’uomo adatto per questo lavoro.
Un compito complesso
Il compito di un ingegnere gestionale non è certo semplice. Al pari di qualsiasi ingegnere il suo lavoro si basa sul creare strutture solide ed efficienti che possano durare nel tempo, solo che invece di dedicarsi a edifici, impianti e macchine si occupa di costruire aziende. Tramite l’analisi di fattori come l’organizzazione amministrativa e la catena decisionale, la gestione delle risorse umane, la divisione delle mansioni e i carichi di lavoro, l’ingegnere gestionale traccia una valutazione complessiva della situazione esistente su cui poi progetta degli interventi strutturali per mezzo di metodi quantitativi.
Per riuscire a realizzare tutto questo sono necessarie competenze molto diversificate. Una formazione di stampo ingegneristico unita ad una formazione economica sono ovviamente fondamentali, assieme a grandi capacità analitiche. Oltre a questo, a seconda delle esigenze, le capacità richieste possono spaziare da un capo all’altro dello spettro accademico: analisi matematica (statistica, calcolo delle probabilità), teoria dei sistemi, gestione dei flussi documentali, scienze dell’automazione, impianti e tecnologie industriali, sistemi e informatica solo per citare quelle più comuni.
Si tratta in sostanza di un incarico davvero complesso che richiede una grande dedizione, ma che se ben eseguito può portare enormi benefici.
Un ruolo che nessun individuo può svolgere
Chiarito chi è la figura dell’ingegnere gestionale è tempo di illustrare la cruda verità: il “perfetto” ingegnere gestionale non esiste. Può sembra una totale contraddizione di termini con quanto abbiamo detto prima, ma al netto dei fatti è esattamente così che stanno le cose.
Come abbiamo specificato prima ottimizzare una società richiede una quantità di skill talmente elevata ed eterogenea che è impossibile che una sola persona riesca a padroneggiarle tutte. Ad esempio un ingegnere esperto di informatica sarà più che in grado di ottimizzare una software house, ma di fronte ad un’azienda agricola potrebbe non sapere da che parte cominciare: si tratta di contesti troppo diversi tra loro. Per quanto un individuo possa essere il migliore nel campo dell’ingegneria gestionale, da solo non potrà mai davvero riorganizzare un’impresa.
Per questo noi di BSS non ci affidiamo ad una singola figura ma ad un intero team. Nel nostro organigramma non esiste un individuo specifico a cui venga riconosciuto ufficialmente il ruolo di ingegnere gestionale ma abbiamo diversi specialisti che, dopo aver effettuato un’analisi approfondita dell’azienda di turno, tracciano un quadro evidenziando i problemi riscontrati e le possibili soluzioni. A quel punto il resto dei nostri esperti si riunisce per dare la propria valutazione e studiare insieme la migliore strategia da adottare per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La forza di BSS sta appunto nel lavoro di squadra. Tutti noi siamo pienamente coinvolti in ogni progetto, dalle prime fasi fino al suo coronamento. Grazie alla forza del nostro team riusciamo dove un singolo non potrebbe mai arrivare, dando alle aziende che si affidano a noi i migliori risultati.