Amatec S.p.a. è un’azienda trevigiana, che da oltre trent’anni, è specializzata nella progettazione di impianti per lo stoccaggio del carburante. La società, insieme ad un gruppo di imprenditori interessati al progetto, sarà presente nella prossima missione in Costa d’Avorio che si terrà tra il 15 e il 22 gennaio p.v.
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, Amatec spa, ha rivisto il suo modello di business concentrandosi sulle produzioni customizzate per il cliente. Questa evoluzione l’ha vista protagonista anche nel mercato finanziario con l’emissione di un Minibond per lo sviluppo.
BSS-Italia è la società di consulenza capitanata da Flavio Zanarella con il suo pool di professionisti, ai quali va il merito di questo nuovo rilancio aziendale, in un momento di incertezza dei mercati.
Amatec s.p.a: il progetto Anacardi
Il progetto Anacardi nasce da una richiesta esplicita da parte del Governo della Costa d’Avorio, in particolare dal suo presidente appena rieletto, Alassane Ouattara, impegnato da diverso tempo a combattere lo sfruttamento dei piccoli produttori locali da parte delle multinazionali interessate ad acquistare materie prime, quale il prezioso anacardo, a prezzi oltremodo vantaggiosi.
La Costa d’Avorio è, infatti, oggi il maggior produttore di anacardi con le sue quasi 900.000 tonnellate annue. Il prodotto costituisce un vero e proprio tesoro nazionale: la sfida avanzata dal governo ivoriano è di incentivare e aumentare la lavorazione locale dell’anacardo, riconosciuta come vero valore aggiunto, in grado di generare posti di lavoro.
Attualmente, infatti, solo una minima parte (inferiore al 7%) della produzione viene lavorata all’interno dei confini del Paese, che esporta principalmente solo prodotti non lavorati. Lo scorso marzo, la Banca Mondiale ha annunciato la concessione di 1 miliardo di dollari di finanziamenti per lo sviluppo della Costa d’Avorio, includendo 200 milioni di dollari per sostenere l’agricoltura regionale e i progetti di lavorazione degli anacardi.
Grazie all’ingente prestito ricevuto, la Costa d’Avorio ha stimato di poter arrivare al 50% della trasformazione del suo oro grigio entro 5 anni e all’80% nei prossimi 10 anni.
Un Pool di imprenditori locali per il progetto
A tal fine il Governo, ma soprattutto il nuovo Ambasciatore Ivoriano a Roma, S.E. Samuel Ouattara, ha richiesto formalmente al console Claudio Giust e allo staff del consolato, presente a Treviso, in Via Barberia 35, di ricercare un pool di imprenditori locali che fossero interessati ad investire nella realizzazione di un impianto di lavorazione nel territorio africano.
Il consolato, attraverso l’Agenzia per i rapporti commerciali con la Costa d’Avorio, diretta e coordinata dall’avvocato Alberto Bozzo di Treviso, dello studio consulting Paternostro – Bozzo, ha immediatamente coinvolto alcuni imprenditori locali, propri clienti, proponendo il progetto e incontrando subito gli interessi di una di esse, la società Amatec spa di Casale sul Sile.
In quella occasione, i delegati di Amatec incontreranno tutti i maggiori rappresentanti del governo, delle prefetture e delle autorità locali. Si recheranno nel sito ove verrà installato l’impianto per la lavorazione degli anacardi, incontreranno i rappresentanti dei produttori per siglare fin da subito importanti contratti commerciali per l’acquisto e la lavorazione del prodotto.
Oltre ad Amatec spa, alla missione parteciperanno altre aziende interessate ad implementare i loro affari nel territorio ivoriano in altri campi quali, a titolo di esempio, il fotovoltaico, il real estate e la realizzazione di infrastrutture come il mercato generale.
Dove sorgerà l’impianto?
Per quanto concerne il progetto anacardi, l’impianto sorgerà a Dabakala, città nel nord est della Costa d’Avorio e avrà una capacità iniziale di lavorazione di circa 15 mila tonnellate di materia prima.
L’ambasciatore della Costa d’Avorio, S.E. Samuel Ouattara, si è recato il giorno 08.01.2020, presso gli stabilimenti della società Amatec spa, a Casal sul Sile, per incontrare direttamente i rappresentanti legali e lo staff operativo che, sino ad oggi, ha portato avanti con successo il progetto.
L’ambasciatore entrerà così in contatto, grazie al supporto dell’Agenzia e dell’avv. Alberto Bozzo, con le maggiori società italiane impegnate nell’acquisto del prodotto lavorato e alcune società, già impegnate da diverso tempo in Costa d’Avorio nell’espletamento di attività connesse ed affini.
La costruzione dell’impianto, che durerà circa un anno, è prevista per l’inizio dell’anno 2021. Nell’impianto saranno impegnati tecnici italiani e manodopera locale. Attualmente la società Amatec sta valutando il grado di automazione dell’impianto, che impatterà sul numero di addetti e di manodopera necessari per il suo funzionamento.
Al momento l’impegno finanziario è riservato così come il nominativo degli altri partner commerciali correlati.