Per un imprenditore il Natale può rappresentare un periodo di grande stress dal punto di vista finanziario e lavorativo, ma non per questo deve dimenticare le persone attorno a lui
Natale: periodo per antonomasia di festa, tradizione e gioia…almeno nel caso tu non sia un imprenditore. L’ultima parte dell’anno rappresenta per molti uomini d’affari un vero e proprio calvario, in cui dover far fronte a tutta una serie di difficoltà e problemi prima delle fatidiche chiusure invernali. In questo particolare momento la tensione e il nervosismo rischiano di prendere il sopravvento, ma non bisogna lasciarsi condizionare: non esistono problemi privi di soluzioni e il modo migliore per contrastare questo tipo di stress è attraverso il fattore umano.
Natale in azienda
Chi possiede o gestisce un’azienda sa bene che il mese di Dicembre è considerato come un periodo nero dal punto di vista organizzativo: tra le feste che si avvicinano e le scadenze che diventano ancora più pressanti del solito, cercare di gestire qualsiasi tipo di attività al meglio diventa davvero estenuante. Se a questo poi aggiungiamo anche la pressione derivante dalla fine dell’anno fiscale, chiunque può facilmente capire quanto queste ultime quattro settimane possano essere stressanti.
Negli ultimi due anni poi, a causa della crisi del COVID, la situazione non ha fatto che peggiorare: a quelle che erano le “abituali” preoccupazioni tipiche di fine anno si sono aggiunte tutte quelle derivanti dalla pandemia, come la possibilità di eventuali nuovi lockdown o misure restrittive, che non hanno fatto altro che esasperare ulteriormente l’intera questione. Quindi, se già a conti fatti quello del Natale era un periodo ansiogeno per gli imprenditori, adesso è diventato a dir poco insostenibile per alcuni.
Posso dire, per esperienza diretta, che molti non riescono a reggere bene questo tipo di tensione: più di una volta nel corso della mia carriera ho visto persone, lavoratori che durante il resto dell’anno sono esempi di efficenza e auto-controllo, letteralmente trasformarsi sotto Natale e diventare concentrati di dubbi e preoccupazioni. È infatti impossibile prevedere come un individuo possa reagire a simili stimoli finché questi non lo toccano e, di conseguenza, non si può mai sapere quando e a chi capiterà di cedere alla pressione.
L’importanza del fattore umano
Detto questo c’è da dire che, nella maggior parte dei casi, questo tipo di “stress da Natale” è sostanzialmente ingiustificato: per quanto infatti sia vero che il tempo materiale a disposizione sia inferiore a quello degli altri mesi e che il carico di lavoro sia proporzionalmente maggiore, alla fine Dicembre è solo la fine del lavoro di un intero anno. Più che di un termine ultimo per portare a termine un incarico quindi si tratta dell’ultimo sforzo per arrivare in fondo alle fatiche fatte in precedenza.
Lo stress per l’imprenditore nasce soprattutto perché spesso questo sente di dover farsi carico della propria azienda da solo, ma sbaglia: quando si parla di impresa bisogna sempre ricordare, in qualunque momento, che tutti quelli che lavorano all’interno di una società collaborano insieme per un obiettivo comune. Che si parli di dipendenti, soci o qualsiasi altro ruolo poco importa: ognuno di essi è pronto a supportare gli altri in caso di difficoltà e a farsi carico di quelli che sono i problemi dell’azienda.
È il fattore umano quindi che salva dal senso di oppressione lavorativa: spesso il pensiero di avere qualcuno vicino nelle difficoltà è sufficiente a eliminare ogni tipo di stress. In questo senso il Natale diviene l’occasione perfetta per dimostrare il proprio apprezzamento a tutti quelli grazie ai quali la propria azienda riesce ad esistere: organizzare qualcosa di particolare e spendere qualche parola di ringraziamento faccia a faccia ad esempio sono piccoli gesti, che però possono far capire agli altri quanto la loro presenza e il loro continuo supporto sono importanti.
Rino Targa