Di BSS Italia 12/17/2021 In Blog

Natale e lavoro: il ruolo delle HR

Natale e Dicembre, lavorativamente parlando, per molti dipendenti sono periodi carichi di aspettative e speranze, tutte situazioni che un HR deve saper affrontare in modo da dare al resto del personale la giusta spinta verso il nuovo anno.

Natale: una data che molti di noi aspettano per buona parte dell’anno. Tra festoni e luci, la festa associata per antonomasia al mese di Dicembre fa scattare qualcosa dentro le nostre menti: in qualche modo torniamo bambini, divenendo meno cinici e più propositivi. Dicembre però è anche l’ultimo mese di lavoro dell’anno e, come tale, porta con sé tutta quella frenesia associata alle imminenti chiusure delle attività. Due anime in conflitto insomma, che chi lavora vive ogni anno e che un HR deve saper gestire al meglio per ottenere il massimo dal resto del personale.

 

Natale tra gioia e aspettative

Dicembre, dal punto di vista umano, è senza dubbio un periodo del tutto particolare: arrivati alle soglie del Natale, dopo 11 mesi di lavoro e di fatiche, nelle persone scatta come una voglia di affermazione. Non si tratta semplicemente della vicinanza della festa, ma di qualcosa di più profondo, quasi a livello biologico. Verso la fine dell’anno molti sentono il bisogno di fare il punto delle proprie vite, elencare i propri risultati tra successi e fallimenti per capire in quale direzione orientarsi per il futuro.

In ottica lavorativa ciò non potrebbe avvenire in un momento migliore: con Novembre ormai alle spalle e la maggior parte degli ordini per le settimane successive già annotati, il carico di lavoro è tendenzialmente concentrato nella prima parte del mese e dopo in sostanza rimangono da fare solo le fatture e poco altro. Potremo quindi definire Dicembre quasi come un periodo di grazia, in cui si ha finalmente la possibilità di rallentare un attimo dall’attività frenetica del resto dell’anno.

Nella mia personale esperienza ho potuto constatare più volte come, durante questi giorni, ci sia grande propositività da parte del personale: che si parli di chiudere al meglio la stagione o di prepararsi a dare il massimo una volta tornati in ufficio, ognuno è stimolato a fare tutto il possibile prima delle inevitabili vacanze. Perfino i più timidi e riservati, quelli che di solito non si sfogano mai con nessuno, vicino a Natale trovano finalmente quella spinta ad aprirsi e a lasciar trapelare i propri pensieri.

Sfortunatamente però non tutti reagiscono positivamente a questa “frenesia natalizia”: nelle persone meno sicure di sé questo clima di aspettative può talvolta creare dei disagi. Ci possono essere vari motivi dietro questo tipo di stati d’animo, sia di natura lavorativa che personale, ma ciò non toglie che, per coloro che ne sono affetti, Dicembre diventi uno dei mesi più duri dell’anno da affrontare.

 

Il valore delle HR

Chiarito quindi quanto il fattore umano sia indiscutibilmente più forte a Natale, diventa subito evidente quanto in questi giorni il ruolo delle HR risulti fondamentale: in un clima così emotivo infatti è facile che le performance lavorative vengano influenzate da tali impulsi ed è quindi necessario intervenire affinché vengano massimizzati gli aspetti positivi e ridotti al minimo quelli negativi. Considerando poi che a Gennaio l’operatività deve essere ottimale per gestire i nuovi carichi di lavoro in entrata, è anche utile attivarsi il prima possibile.

In caso di trend positivo la cosa migliore da fare è certamente quella di incoraggiarlo, facendo sapere ai dipendenti che l’azienda ha preso atto del loro impegno e gli è grata per gli sforzi profusi. Ovviamente in questo caso bisogna fare anche attenzione a non spingere troppo: rischiare di spronare un lavoratore fino a portarlo al burnout prima delle ferie sarebbe un errore strategico non indifferente. In generale l’approccio più conveniente è quello di instaurare una comunicazione aperta e serena col personale, in modo da chiudere l’anno in maniera appagante per tutti.

Purtroppo non sempre si può essere latori di buone notizie: il ruolo di HR prevede anche di dover prendere decisioni difficili o comunicare fatti spiacevoli per il bene dell’azienda e, a volte, capita che tali momenti coincidano con il periodo natalizio. In queste situazioni il compito imprescindibile di un HR è quello di far superare agli interessati questi momenti con la maggior serenità possibile: dobbiamo infatti ricordarci sempre che stiamo parlando di persone e non di numeri e far vivere un Natale di angoscia a chi, suo malgrado, è coinvolto non porta certo alcun vantaggio a nessuna delle due parti.

Ci sono vari modi per affrontare la cosa, ma il mio metodo in questi frangenti è sempre quello di comunicare con il dovuto anticipo (tipo a Novembre o addirittura Ottobre) la brutta notizia e di spiegare nel dettaglio quali siano le motivazioni dietro tale linea d’azione: lasciare nell’ignoranza il proprio interlocutore non farebbe altro che rendergli più difficile accettare i fatti. In quest’ottica, per facilitare la transizione, il miglior strumento da usare è e rimane sempre la comprensione.

Momenti come questo senza dubbio mettono alla prova un HR, ma ciò non deve scoraggiare. Per quanto infatti si tratti di situazioni delicate che possono eventualmente verificarsi, bisogna sempre ricordare che si tratta dell’ultima risorsa: molto spesso è sufficiente trovare un terreno d’intesa per poter risolvere ogni problema e, proprio perché il Natale si avvicina sempre più, è nostro dovere come HR affrontare ogni sfida in maniera umana. Dobbiamo far appello alla parte migliore di noi stessi e degli altri affinché sia la ditta che i lavoratori possano prosperare in armonia sia adesso che in futuro.

 

Arianna Teardo

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