Di BSS Italia 01/21/2022 In Blog

Il capitale umano: il fondamento degli intangible assets

Oggi il valore di mercato di una società è determinato in larga parte dagli intangible asset, ovvero le sue risorse immateriali, di cui il capitale umano è certamente la più importante.

Ci sono tanti modi di raccontare un’azienda: attraverso il fatturato, le conquiste di nuovi mercati o anche solo le commesse strappate alla concorrenza. Ci sono però altre cose che fanno grande un’impresa, fattori che non è possibile mostrare tramite semplici numeri. Perché infatti, a parità di risorse tecniche e finanziarie, alcune aziende ottengono risultati migliori? È qui che entrano in gioco gli intangible assets, i cosiddetti “beni immateriali”, e in particolare il capitale umano.

Gli intangible assets

Esistono varie definizioni di intangible assets. Tra queste la più convincente è quella fornita dall’International Valuation Standard (IVS) 210, che potremmo liberamente tradurre con: “una risorsa immateriale è risorsa non monetaria che rappresenta una fonte di potenziale reddito per l’impresa. Essa non ha sostanza materiale, ma conferisce diritti e/o benefici economici al suo proprietario”. Si tratta in sostanza di risorse che, pur non venendo mostrate direttamente nel bilancio, contribuiscono in larga parte al successo o al fallimento di un’azienda.

Per molte imprese gli intangible assets rappresentano oggi una delle principali fonti di vantaggio competitivo: cose come la reputazione e la percezione del brand, i brevetti, i software proprietari e simili hanno un’enorme influenza nello stabilire chi può affermarsi sul mercato. A conferma di questo basta controllare l’indice Standard & Poor’s 500: più del 90% del valore delle società presenti è costituito da risorse immateriali. Di questi beni intangibili uno in particolare è in grado di influenzare più di ogni altro il valore di un’azienda: il capitale umano.

Gestire il capitale umano

Tra gli asset immateriali il capitale umano è certamente il più difficile da amministrare, ma anche quello con il maggior potenziale. Le persone infatti sono l’unica risorsa aziendale in grado di generare valore infinito. Ogni dipendente, tramite le sue caratteristiche individuali, può contribuire al successo di un’impresa in maniera unica. Ovviamente, per far questo, è necessario che il capitale umano venga gestito nel migliore dei modi, tramite investimenti e strategie ad hoc.

Un buon punto di partenza è quello di valutare un upgrade tecnologico per tutto l’organico. Di fronte a trend quali la digitalizzazione e l’automazione, la forza lavoro deve adattarsi. In questo contesto la formazione interna assume quindi un valore fondamentale: incrementando le competenze del personale in modo che possa utilizzare a pieno gli strumenti digitali si aumenta la produttività.

La formazione però non dovrebbe limitarsi al lato tecnico: il potenziamento delle capacità relazionali ed umane è altrettanto importante. In un’azienda dove la convivenza è armoniosa tutto fluisce nel migliore dei modi: le persone instaurano relazioni positive che permettono a tutti di lavorare meglio. Non solo: queste capacità tornano estremamente utili anche nei rapporti col pubblico. Un ottimo servizio di customer care infatti permette di fidelizzare i clienti.

In conclusione investire nel capitale umano significa investire sulle esperienze dei propri dipendenti: si tratta di una strategia che richiede tempo e attenzione, ma in grado di dare grandi risultati sul medio e lungo periodo.

Leave a reply